Protocollo d’intesa per valorizzare il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Un progetto pilota per la valorizzazione delle collezioni scolastiche.

Pubblicato il 15/03/2012

Rendere più fruibile il grande patrimonio naturalistico del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze e diffondere nelle scuole la cultura della catalogazione.
Le collezioni scientifiche dell'ateneo fiorentino sono al centro di un’ importante iniziativa: le informazioni essenziali di ogni oggetto conservato saranno elencate seguendo le regole di catalogazione nazionale fissate dall'Istituto Centrale per la Catalogazione e la Documentazione. La standardizzazione dei moduli di catalogazione, oltre ad assolvere una funzione di archiviazione della conoscenza, renderà possibile offrire alla pubblica consultazione, anche in linea, le banche dati così generate. I reperti custoditi dal Museo saranno perciò ancora più visibili e conoscibili, anche a grande distanza, da una platea mondiale di appassionati e studiosi.
Questo è uno degli obiettivi del protocollo d'intesa firmato tra l'Università di Firenze, la Regione Toscana e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, il Polo museale fiorentino, la Soprintendenza Archeologica della Toscana, l'Ufficio scolastico regionale per la Toscana, l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica. Le collezioni saranno, inoltre, ricomprese nel catalogo generale per l'acquisizione e la gestione integrata delle conoscenze sul patrimonio culturale italiano che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha elaborato e gestisce.
Le procedure catalografiche adottate dal Museo serviranno da progetto pilota anche per far conoscere meglio le collezioni naturalistiche e paleontologiche degli istituti scolastici pubblici e privati.
Secondo l'intesa, infatti, i metodi più aggiornati di schedatura potranno essere applicati anche ai reperti in possesso di molte scuole, ora non sufficientemente valorizzati.
“Da oggi il Museo di Storia Naturale è più vicino ai cittadini e alle scuole. Uno stimolo in più per avvicinare l’affascinante mondo della scienza ai ragazzi. Con questo protocollo d’intesa, la mole di reperti scientifici sarà consultabile con più facilità – ha commentato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Toscana, Cristina Scaletti – Oggi abbiamo avuto un’ulteriore conferma dell’altissimo valore del sistema dei musei scientifici toscani. Siamo convinti che il processo di rinnovamento e innovazione, intrapreso grazie anche alla collaborazione continua con il Ministero per i beni e le attività culturali, è la strada giusta per far diventare davvero la cultura patrimonio di tutti”.
"L'importanza di questo accordo si comprende bene se pensiamo agli 8 milioni di esemplari che costituiscono il patrimonio del Museo – ha sottolineato Giovanni Pratesi, presidente del Museo di Storia Naturale -- Solo in minima parte, ovviamente, possono essere esposti, ma attraverso i nuovi standard catalografici e la digitalizzazione delle schede anche i preziosi reperti che abbiamo in deposito saranno a disposizione di tutti. Si tratta di un grande investimento per la promozione della cultura scientifica".