Dicembre 2020 - La collezione Becchetti per la storia della fotografia, catalogazione dei Grandi Formati, marzo-ottobre 2020

Pubblicato il 17/12/2020

Argomento Fotografia

L’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione ha recentemente acquisito la raccolta libraria, l’archivio documentario e la collezione fotografica (stampe di vario formato - sciolte e raccolte in album -, stereoscopie a colori e negativi su lastra e su pellicola, oltre ad una cospicua raccolta di cartoline e una piccola collezione di apparecchi fotografici storici) appartenuti a Piero Becchetti.

La donazione ha avuto luogo per volontà del figlio Alessandro che ha voluto ricongiungere la parte restante della collezione del padre ai materiali già precedentemente acquisiti dall’ICCD. Come è noto, si trattò allora di due compravendite avvenute il 4 novembre 1992 e il 14 luglio 1995 relative a due lotti di circa quarantamila positivi fotografici di varia misura, realizzati con diverse tecniche di stampa e databili tra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo.  

Per tornare ai nostri giorni i materiali di recente acquisizione, da quelli a carattere bibliografico a quelli a carattere documentario e fotografico, rispecchiano i due principali campi di interesse e di ricerca di Piero Becchetti e cioè la storia della fotografia da una parte (non solo romana e italiana ma anche europea) e dall’altra le vicende storico-artistiche relative a Roma e al Lazio.  

Eccezionale conoscitore ed appassionato cultore di fotografia storica e di cose romane, Becchetti ha raccolto per lunghi anni  tutta questa mole di materiali che costituisce oggi, nella sua varietà e vastità, la migliore testimonianza della sua costante ed accurata attività di studio.

Il materiale fotografico ha arricchito e integrato ulteriormente la già cospicua e importante collezione, mentre gli apparecchi fotografici si sono aggiunti alla piccola collezione di attrezzature Becchetti già presenti nel Museo.

 L’acquisizione dei materiali a carattere documentario, infine, non solo costituiscono un interessante esempio del modo di procedere di Becchetti sui propri temi di ricerca ma attestano anche - ed è qui soprattutto il suo valore - quanto e quale di quel vasto materiale è rimasto ancora del tutto inedito. Nel loro insieme dunque, questi materiali vanno a costituire un unicum su cui effettuare studi e ricerche a carattere pluridisciplinare.

Mettendo in pratica tale proposito, l’ICCD ha avviato un percorso incentrato sulla conoscenza della collezione Becchetti che ha avuto modo di esplicarsi nel corso del tempo - è di qualche anno fa la redazione della scheda FF sulla collezione Becchetti -  ma che trova oggi la sua piena applicazione attraverso la descrizione dei materiali di più forte rilevanza storico critica e che proseguirà negli anni a venire con lo studio di quelli di più recente accesso.

Attraverso l’attività di descrizione dei Grandi Formati è stata riportata alla luce una produzione in grado di fornire una chiave d’accesso ad una ricca messe di dati che nei prossimi mesi saranno disponibili sui nostri sistemi informativi e che auspicabilmente verranno ulteriormente incrementati in tempi a venire dalla descrizione dei Grandi Formati presenti nella terza parte Becchetti.

Saranno prossimamente disponibili sulle piattaforme di consultazione ICCD  100 schede di catalogo elaborate utilizzando la scheda F a livello C in Sigecweb, relative a stampe presenti tra i grandi formati e molto preziose dal punto di vista autoriale e storico artistico. Le schede prodotte si riferiscono a 3 gruppi: Altobelli-Molins, Grandi formati Alinari, Luigi Sacchi.

Collezione Becchetti e catalogazione

 

Foto: FB007807 Gioacchino Altobelli. Casale di Roma Vecchia, butteri presso l'Acqua Mariana e l'acquedotto Claudio.