Siglati tre nuovi accordi per la catalogazione del patrimonio
Pubblicato il 30/07/2015
La definizione di accordi tra ICCD e le regioni per la uniformazione della catalogazione del patrimonio artistico e culturale ha avuto negli ultimi anni un forte impulso. La disponibilità di SIGECweb coniugata alla interoperabilità e allo sviluppo di servizi resi attivi da Vincoli in rete hanno evidentemente consolidato le opportunità di collaborazione tra le istituzioni regionali e il MiBACT.
Oltre al già segnalato Protocollo con la regione Puglia, sottoscritto il 18 giugno 2015, il 20 luglio è stato firmato da ICCD un Accordo con l’Assessorato Cultura e Turismo Direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport della regione Piemonte, ed è in corso di sottoscrizione l’Accordo tra ICCD e la Regione Siciliana, Assessorato Beni culturali e Identità siciliana, Dipartimento Beni culturali e Identità siciliana.
Obiettivo del Protocollo con la regione Piemonte è l’utilizzo del sistema informativo generale per il catalogo SIGECweb. Si tratta di un’intesa che inquadra la catalogazione promossa e realizzata dalla Regione all’interno dei flussi della catalogazione nazionale attraverso l’uso di SIGECweb. La disponibilità del sistema favorirà il recupero della catalogazione regionale esistente e il completo allineamento della catalogazione regionale all’interno di una piattaforma unica di inserimento e di gestione dei dati. Il protocollo regola i rapporti operativi tra istituti regionali e soprintendenze attive in ambito regionale con specifici accordi di reciprocità e cooperazione.
Allo stesso modo, l’Accordo con l’Assessorato Beni culturali e Identità siciliana, Dipartimento Beni culturali e Identità siciliana, in corso di sottoscrizione, si basa sull’obiettivo comune di razionalizzazione dei sistemi informativi. I termini di quest’ultimo accordo ricalcano infatti quelli definiti con la regione Piemonte per un utilizzo diretto di SIGECweb da parte degli istituti regionali.
Sottolineato, in tutti gli accordi siglati, l’impegno a diffondere in rete i dati ai fini della valorizzazione del patrimonio regionale in un’ottica di pubblico servizio, anche attraverso la pubblicazione di open data, oltre che mediante interfaccia web dei sistemi che ne garantiscono la visibilità, nei limiti e alle condizioni stabiliti dalla normativa vigente e nel rispetto delle esigenze di tutela per i beni soggetti a rischio.