Febbraio- giugno 2020. Lo sguardo degli altri: incontri sulla fotografia
Ciclo di incontri a cura di Elena Berardi
Incontro
ICCD
Roma
Della fotografia si può parlare in molti e differenti modi ma diciamo che convenzionalmente fotografi e storici della fotografia vengono chiamati in causa proprio in ragione dell’attività che svolgono, come se fossero - e per molti versi lo sono - i parenti più prossimi. Eppure, pagine memorabili sulla fotografia sono state scritte da filosofi e/o letterati che per mestiere poco hanno avuto a che vedere con la fotografia ma che con le loro riflessioni hanno lasciato contributi indelebili.
Walter Benjamin, ad esempio, afferma che quello tra fotografo e tecnica è un rapporto molto stretto che Camille Recht ha saputo individuare molto bene con una bella metafora che il filosofo cita e che qui vogliamo riproporre: “Il violinista deve dapprima costruire il suono, lo deve cercare, deve coglierlo al volo, il pianista, invece, non ha che da battere sul tasto e la nota risuona. Lo strumento è lì a disposizione, tanto per il pittore quanto per il fotografo. Al disegno e alla stesura del colore da parte del pittore corrisponde la costruzione del suono da parte del violinista, mentre il fotografo condivide con il pianista per prima cosa un aspetto meccanico sottoposto a leggi che certo non vincolano allo stesso modo il violinista […]”.
La fotografia vive di luce propria, ha propri codici e uno status ben consolidato di arte tra le arti, ma come poche altre discipline si esprime con grande efficacia anche quando comparata, affiancata o immaginata accanto ad altre arti.
Cosa succede allora se a parlare di fotografia non sono fotografi e storici ma chi non si accosta alla fotografia come oggetto principale dei suoi studi, del suo lavoro o del suo operare, seppure appassionato di fotografia?
È questa la chiave di lettura che l’Istituto propone: una serie di incontri sulla fotografia trattata da artisti ed esperti di altri saperi per racconti filtrati attraverso diverse lenti di ingrandimento. Con una sola eccezione. La relazione tra fotografia e musica sarà trattata da Silvia Lelli e Roberto Masotti, fotografi di professione, che hanno approfondito temi e problemi dopo aver lavorato sul campo per molti anni.
A tutti i relatori è stato chiesto di scegliere una o più immagini tratte dai fondi conservati in ICCD a cui riferirsi durante i loro interventi.
Altri due incontri saranno dedicati alla lettura di alcuni degli Album Grazioli che fanno parte integrante della Collezione Becchetti. Si tratta di 13 album appartenuti a Giulio Grazioli Lante della Rovere che si caratterizzano per la qualità e l’organicità delle immagini. Si tratta di tutte stampe all’albumina in cui vi sono rappresentati luoghi, temi e situazioni - fotografati a partire dal 1860 fino agli anni Ottanta dell’Ottocento - che nel loro insieme costituiscono un documento di notevole valore per la storia della fotografia, per la storia del costume in Estremo Oriente (Cina, Giappone, Corea, Indonesia e India) e come testimonianza delle bellezze naturali del paesaggio nord-occidentale americano. Il corpus fotografico è composto da circa mille positivi per lo più di medio e grande formato e contiene stampe di importanti fotografi, come Felice Beato, William Saunders, Carleton E. Watkins, Eadweard Muybridge, Samuel Bourne.
Gli incontri si terranno dalle 17:00 alle 18:30 e sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Leggi il programma del ciclo di incontri
Incontro del 20 febbraio 2020
Incontro del 5 marzo 2020