Chi siamo
L'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) è un istituto del Ministero della Cultura dotato di autonomia scientifica e amministrativa; afferisce alla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio - DG ABAP.
In base al DPCM del 15 marzo 2024 e al DM 270 del 05/09/2024 l'Istituto:
a) promuove e coordina iniziative nel settore della catalogazione e digitalizzazione, della valorizzazione, della fruizione e della documentazione dei beni archeologici, architettonici, storici, artistici ed etnoantropologici, in collaborazione con organismi di ricerca italiani e internazionali, sulla base degli indirizzi della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio;
b) implementa e coordina l’elaborazione di normative nazionali e diffonde norme e standard .internazionali, garantendo l’uniformità del Catalogo nazionale dei beni culturali e la produzione di strumenti terminologici di controllo;
c) coordina, promuove e gestisce il Catalogo generale dei beni culturali SIGECweb e i servizi connessi;
d) gestisce i procedimenti di conformità al Catalogo nazionale dei beni culturali degli applicativi di gestione degli istituti del Ministero e degli enti territoriali;
e) promuove l’interoperabilità e il collegamento delle banche dati esistenti all’interno ed all’esterno del Ministero, secondo le direttive della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio;
f) provvede alla conservazione, catalogazione, digitalizzazione e fruizione del patrimonio già del Gabinetto fotografico nazionale e dell’Aerofototeca nazionale, fornendo i relativi servizi di accesso e di informazione;
g) studia, acquisisce, conserva e valorizza archivi, fondi, collezioni e attrezzature di fotografia storica e di fotografia aerea;
h) promuove e organizza convegni e mostre a carattere nazionale e internazionale sui temi riguardanti i propri compiti istituzionali, incrementandone la conoscenza mediante attività editoriale specifica;
i) presta consulenza e assistenza scientifica e tecnica agli organi periferici del Ministero e a enti e istituti culturali;
j) può effettuare prestazioni a pagamento a favore di terzi nel campo della ricerca, del restauro e della formazione; può chiedere contributi sotto forma di quote di iscrizione per i corsi della scuola di alta formazione e studio, per congressi, convegni, corsi e le manifestazioni che essa organizza; può istituire borse di studio e di ricerca.
Il complesso delle attività svolte dall’Istituto può essere quindi ricondotto a tre aree principali: