Gestire le relazioni tra schede con NCT diversi (campi RSE E ROZ)
- Area funzionale
- Catalogazione
- Data
- 12/05/2015
- Autore
- Maria Letizia Mancinelli (introduzione metodologica) - Simona Lunatici (applicazione nel SIGECweb)
Cosa
Il paragrafo RV – RELAZIONI è presente nei tracciati delle schede di catalogo di versione 3.00 e 3.01 e contiene i campi che consentono di esprimere le relazioni che intercorrono fra beni culturali catalogati e in particolare:
- il campo RVE - STRUTTURA COMPLESSA, per registrare le relazioni all’interno di un bene individuato e descritto come bene complesso (secondo la modalità comunemente definita “madre-figlia”);
- il campo RSE - RELAZIONI DIRETTE per registrare le relazioni più frequenti che intercorrono fra beni culturali diversi (= con NCT diversi), formalizzate in definizioni contenute in un apposito vocabolario chiuso;
- il campo ROZ – ALTRE RELAZIONI per registrare altri tipi di relazioni fra beni culturali diversi (= con NCT diversi).
Per la gestione delle relazioni tra i componenti di beni complessi (campi RVE) si rinvia allo specifico micromanuale.
Per quanto riguarda il campo RSE - RELAZIONI DIRETTE, la metodologia catalografica prevede che, in considerazione della situazione che si vuole descrivere e sulla base della definizione prescelta fra quelle disponibili nel vocabolario chiuso collegato al sottocampo RSER, individuate come le più ricorrenti fra le diverse tipologie di beni (vedi avanti la tabella di dettaglio), la relazione venga instaurata da un bene verso un altro bene (relazione diretta) registrando i dati necessari nel campo RSE della scheda di catalogo che descrive il bene dal quale parte la relazione.
Vocabolario chiuso collegato al sottocampo RSER - Tipo di relazione
locuzione prevista dal vocabolario |
note esplicative |
luogo di collocazione/localizzazione |
Esprime la relazione: è contenuto in
Il bene in esame fa riferimento ad un altro bene che ne costituisce il luogo di collocazione al momento della catalogazione. |
sede di provenienza |
Esprime la relazione: era contenuto in
Il bene in esame fa riferimento ad un altro bene che ne costituisce la sede di provenienza, prima della sua attuale collocazione. |
sede di rinvenimento |
Esprime la relazione: è stato rinvenuto in
Il bene in esame fa riferimento ad un altro bene che ne costituisce la sede di rinvenimento archeologico. |
esecuzione/evento di riferimento |
Esprime la relazione: è coinvolto in
Il bene in esame fa riferimento ad un evento (catalogato come bene culturale) in cui è stato coinvolto. |
sede di realizzazione |
Esprime la relazione: è stato realizzato in
Il bene in esame fa riferimento ad un altro bene che ne costituisce la sede di produzione/realizzazione. |
bene composto |
Esprime la relazione: è riutilizzato in
Il bene in esame fa riferimento ad un altro bene che lo riutilizza in tutto o in parte. |
fonte di rappresentazione |
Esprime la relazione: è documentato in
Il bene in esame fa riferimento ad un altro bene che lo rappresenta. |
riferimento alla matrice |
Esprime la relazione: si riferisce alla matrice
Da utilizzare solo per le ‘Stampe’; il bene in esame fa riferimento al bene che ne costituisce la matrice. |
relazione urbanistico ambientale |
Esprime la relazione: è in relazione urbanistico ambientale con Il bene in esame fa riferimento ad un altro bene con cui è in relazione urbanistico - ambientale. |
Il bene verso il quale viene instaurata tale relazione diventa a sua volta soggetto della relazione inversa: nella scheda di catalogo che lo descrive non viene inserito alcun valore, ma la gestione informatizzata permette di stabilire collegamenti che consentono la navigazione fra le schede in rapporto fra loro, nonché - come avviene nel sistema SIGECweb - di comporre tabelle riassuntive, in modo da poter ricostruire i vari contesti di appartenenza.
Relazione direttavedi sopra le note esplicative relative a ciascuna locuzione prevista dal vocabolario chiuso del sottocampo RSER |
Relazione inversaIl soggetto è il bene verso il quale viene instaurata la relazione diretta |
è contenuto in |
contiene |
era contenuto in |
conteneva |
è stato rinvenuto in |
è sede di rinvenimento di |
è coinvolto in |
coinvolge |
è stato realizzato in |
è sede di realizzazione di |
è riutilizzato in |
riutilizza |
è documentato in |
rappresenta |
si riferisce alla matrice |
è matrice di |
è in relazione urbanistico ambientale con |
è in relazione urbanistico ambientale con |
La relazione può essere instaurata anche da un bene verso una parte o una sottoparte di un bene complesso (per la gestione catalografica della struttura del bene complesso si rinvia allo specifico micromanuale): in tali situazioni è necessario prestare particolare attenzione alla registrazione dell’identificativo univoco della scheda che descrive la parte o la sottoparte, rispettando la sintassi prevista dalla metodologia ICCD.
Esempi per la compilazione del campo RSEC- Identificativo univoco della scheda verso cui punta la relazione
Valori identificativi della scheda del bene (o di una sua parte o sottoparte componente) con cui si vuole instaurare la relazione |
Identificativo univoco della scheda da inserire nel sottocampo RSEC |
|||
NCTR |
NCTN |
NCTS |
RVEL |
|
01 |
00000108 |
|
|
0100000108 |
08 |
00124567 |
F |
|
0800124567F |
12 |
00003456 |
|
0 |
1200003456-0 |
05 |
00002864 |
AB |
1 |
0500002864AB-1 |
16 |
00784356 |
C |
3.1 |
1600784356C-3.1 |
Nella gestione delle relazioni viene privilegiata l’ottica che prevede di puntare dal singolo bene ad un altro bene e non dall’uno ai molti: nel caso, ad esempio, che si vogliano schedare beni mobili collocati in un bene immobile, la relazione andrà instaurata a partire dalla scheda di ciascun bene mobile verso la scheda che descrive il bene immobile, selezionando di volta in volta nel vocabolario chiuso del sottocampo RSER la locuzione ‘luogo di collocazione/localizzazione’; in modo analogo, nel caso che si vogliano schedare beni archeologici immobili rinvenuti in un medesimo sito archeologico a seguito di un’indagine di scavo, la relazione andrà instaurata a partire dalla scheda di ciascun bene immobile verso la scheda che descrive il sito archeologico, selezionando di volta in volta nel vocabolario chiuso del sottocampo RSER la locuzione ‘sede di rinvenimento’.
Per quanto riguarda il campo ROZ - ALTRE RELAZIONI, si utilizza per tutte quelle relazioni non definibili a priori tra beni, anche di tipologie diverse, contrassegnati da codici univoci nazionali (NCT) differenti.
La metodologia catalografica prevede che, preso a riferimento un determinato bene, tutti gli altri beni che si intendono correlare fanno riferimento all’NCT di quel bene che, a sua volta, farà riferimento a se stesso: il codice NCT del bene di riferimento deve quindi essere registrato nel campo ROZ di tutti i beni da correlare fra loro (compreso, come si è detto, il bene di riferimento), in quanto costituisce la ‘chiave’ che permette di richiamare nella banca dati tutti i beni coinvolti nella relazione.
Nel caso, ad esempio, di tre beni da correlare fra loro:
bene 1 - con codice univoco NCT 1200005432
bene 2 - con codice univoco NCT 1200005433
bene 3 - con codice univoco NCT 1200008645C
posto che si decide di prendere come riferimento il bene 1 (il cui codice univoco diviene quindi ‘la chiave’ per collegare tutti i beni che si intende correlare), nel campo ROZ delle schede dei suddetti beni si avrà:
bene 1 - campo ROZ: 1200005432
bene 2 - campo ROZ: 1200005432
bene 3 - campo ROZ: 1200005432
La relazione può essere instaurata anche da un bene verso una parte o una sottoparte di un bene complesso (per la gestione catalografica della struttura del bene complesso si rinvia allo specifico micromanuale): in tali situazioni, se l’identificativo univoco della scheda che descrive la parte o la sottoparte viene scelto come ‘chiave’ di riferimento da registrare nel campo ROZ, è necessario prestare particolare attenzione alla sua sintassii, rispettando quanto previsto dalla metodologia ICCD.
Esempi:
ROZ: 1200005432-0 (relazione con una scheda che descrive un bene complesso nel suo insieme)
ROZ: 1200005432-1 (relazione con una scheda che descrive la parte componente di un bene complesso)
ROZ: 1200005432-3.3 (relazione con una scheda che descrive la sottoparte componente di un bene complesso)
Il rapporto che intercorre fra ciascun bene correlato e il bene preso come riferimento - che nella gestione informatizzata costituisce ‘il nodo di aggregazione’ di tutti i beni correlati - esprime la relazione reciproca ‘è in relazione con/ è in relazione con.
Chi
Nel SIGECweb le relazioni tra schede con NCT diverso, gestite nei campi RSE e ROZ, possono essere instaurate dal catalogatore o dal verificatore scientifico quando le schede da cui partono le relazioni si trovano nello stato “in lavorazione” o “inviata in verifica scientifica”. Infatti, le schede verso le quali puntano le relazioni possono essere anche già verificate scientificamente e trovarsi a disposizione del catalogatore in un ‘pacchetto di supporto’.
Quando
Le relazioni tra schede con NCT diversi possono essere effettuate in attività di nuova catalogazione, digitalizzazione o revisione, contestualmente alla compilazione della scheda del bene o in un secondo momento.
Come procedere
RELAZIONI DIRETTE – CAMPO RSE
Per instaurare una relazione diretta tra schede con NCT diversi è necessario accedere al paragrafo RV, presente nella struttura della scheda che si sta compilando e, successivamente, espandere il campo strutturato RSE. In questo modo sono visibili i sottocampi da compilare per gestire la relazione con un'altra scheda. Le immagini esplicative riportate di seguito descrivono la relazione che intercorre tra un bene descritto con la scheda OA - Opere/oggetti d’arte e un altro bene che lo documenta, catalogato con la scheda F - Fotografia, ma il procedimento è valido per qualsiasi altro tipo di relazione, secondo quanto definito nell'introduzione metodologica.
Cliccando sull'icona corrispondente al sottocampo RSER si apre il vocabolario che permette di indicare il tipo di relazione che si vuole instaurare tra le schede interessate. Una volta scelta la voce dall'elenco (nel caso di esempio qui esposto, la definizione ‘fonte di rappresentazione’), cliccare sul pulsante “Conferma”: il termine andrà a compilare automaticamente il sottocampo della scheda.
Successivamente, cliccando sull'icona di collegamento posta in corrispondenza del sottocampo RSEC si accede ad una maschera da cui è possibile ricercare e selezionare la scheda con la quale si vuole instaurare la relazione, il cui codice viene registrato nel sottocampo RSEC.
È possibile usufruire degli strumenti di ricerca inserendo il codice univoco della scheda (NCTR+NCTN digitati senza interruzioni o spaziature) o una parte del suo contenuto. In questo modo, dopo aver cliccato il pulsante “Cerca” il sistema restituisce i risultati in base al filtro definito.
Cliccando direttamente il pulsante “Cerca”, senza aver inserito alcun criterio nella maschera, il sistema restituisce l'elenco di tutte le schede presenti nel riepilogo dati del catalogatore che sta compilando la scheda, disponibili per effettuare la relazione.
Una volta individuata la scheda da collegare, cliccare sul pulsane “Seleziona”.
Il codice ed il tipo della scheda scelta saranno inseriti automaticamente nella scheda ed andranno a valorizzare rispettivamente i sottocampi RSEC e RSET.
Nel caso in cui sia il verificatore scientifico a dover instaurare la relazione tra schede, i dati dei tre sottocampi (RSER, RSET, RSEC) andranno inseriti manualmente, poiché, al momento della redazione di questo manuale, questo utente non dispone dello strumento di collegamento automatico.
Il campo strutturato RSE è ripetitivo, quindi possono essere instaurate tante relazioni quanti sono i beni interessati da un rapporto diretto con la scheda che si sta compilando.
Una volta effettuato il salvataggio, nella parte bassa della scheda viene aggiornata la situazione delle relazioni: cliccando sul link “Relazioni dirette” (cioè le relazioni che ‘partono’ dalla scheda che si sta lavorando) si visualizza l'elenco delle schede collegate, mentre in ciascuna di tali schede, nella tabella “Relazioni inverse” sarà aggiornato il link con la relazione inversa corrispondente (cfr. nell’introduzione metodologica la tabella con le definizioni per le relazioni dirette/inverse).
Anche dalla colonna “Operazioni”, posta nella tabella del riepilogo dati è possibile visualizzare le relazioni (dirette e inverse) che interessano le schede.
Per eliminare una relazione tra schede è sufficiente entrare nel sottocampo RSEC e cancellare il codice, mentre per svuotare i sottocampi RSER e RSET è necessario rientrare in ciascuno dei due vocabolari corrispondenti e cliccare il pulsante “svuota”. Una volta effettuato il salvataggio la relazione non esisterà più.
RELAZIONI ORIZZONTALI – CAMPO ROZ
Per instaurare una relazione orizzontale tra schede con NCT diversi è necessario accedere al paragrafo RV, presente nella struttura della scheda che si sta compilando e, successivamente, espandere il campo ROZ.
Cliccando sull'icona di collegamento posta in corrispondenza del sottocampo ROZ si accede ad una maschera da cui è possibile ricercare e definire il codice delle scheda con la quale si vuole instaurare la relazione, secondo quanto previsto dalle indicazione metodologiche sopra esposte.
Come descritto in precedenza per il campo RSE, è possibile usufruire degli strumenti di ricerca inserendo il codice univoco della scheda (NCTR+NCTN digitati senza interruzioni o spaziature) o una parte del suo contenuto.
Nel caso in cui la relazione vada a interessare un bene complesso, al codice dovrà essere aggiunto anche il valore dello RVEL (0 per la madre o 1 e seguenti per le figlie), separato dall’NCT da un trattino senza spazi .
Una volta individuata la scheda da collegare, cliccare sul pulsane “Seleziona”.
NB: da ricordare che il bene preso come riferimento tra quelli da relazionare avrà il campo ROZ valorizzato con il suo stesso codice. Allo stesso modo, gli altri beni coinvolti nella relazione avranno il codice della scheda di riferimento (cfr. l’introduzione metodologica).
Nel caso in cui sia il verificatore scientifico a dover instaurare la relazione tra schede, il dato del campo ROZ andrà inserito manualmente, poiché questo utente, al momento della redazione di questo manuale, non dispone dello strumento di collegamento automatico.
Il campo strutturato ROZ è ripetitivo, quindi possono essere instaurate tante relazioni (ciascuna con il proprio codice identificativo ‘chiave’ di riferimento) quanti sono i beni interessati da un rapporto orizzontale con la scheda che si sta compilando.
Una volta effettuato il salvataggio, nella parte bassa della scheda viene aggiornata la situazione delle relazioni: cliccando sul link “Relazioni orizzontali” si visualizza il collegamento con la scheda di riferimento, mentre in quest'ultima sarà aggiornato il link “Relazioni inverse”, che permetterà di visualizzare e richiamare tutte le schede ad essa collegate.