Nuovi strumenti metodologici per la catalogazione
Pubblicato il 19/01/2012
La semplificazione dei processi della catalogazione ha indirizzato la più recente riflessione metodologica condotta dai gruppi di lavoro in ICCD. L’opportunità di questo orientamento emerge dal panorama articolato di soggetti (Ministero, Regioni, Università, ecc.) che, a vario titolo, operano nel settore e dalla conseguente necessità di condividere elementi di base che accrescano l’efficacia dell’azione amministrativa, realizzino la diffusione delle conoscenze sul comune patrimonio culturale garantendone maggiore tutela.
L’urgenza di intervenire per agevolare l’acquisizione di conoscenze sistematiche sui beni non ha significato minore rigore metodologico ha solo privilegiato la ricerca di griglie comuni che qualificano la descrizione delle varie tipologie di beni e l’accentuazione della modularità che caratterizza la scheda di catalogazione.
Si è giunti così alla pubblicazione di tre nuovi strumenti metodologici: il documento normativo sui Paragrafi trasversali, scaturito dal presupposto che per qualsiasi tipologia di bene culturale - un’architettura, un monumento, un oggetto artistico, ma anche una porzione di territorio, un bene naturalistico o demoetnoantropologico - esiste una serie di tratti informativi comuni; il MODI- Modulo informativo, set minimo di dati standardizzati obbligatori indispensabile per identificare, definire e localizzare presenze di interesse per il patrimonio culturale nazionale rilevabili in maniera spedita nei vari processi di lavoro non solo catalografici; il MOEP – Modulo di approfondimento per i documenti epigrafici, valido per tutte le tipologie di beni (e quindi di schede), con il quale è possibile acquisire le informazioni peculiari di un’iscrizione.