Gli accampamenti dell’esercito inglese in Crimea nelle fotografie di Roger Fenton del 1855, primo esempio di “cronaca di guerra” della storia della fotografia; Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio immortalati dall’abilità ritrattistica di Mario Nunes Vais; le immagini di località esotiche raccolte negli aristocratici album di viaggio di fine ‘800; la Guerra dell’Oppio in Cina nel 1860 nelle fotografie di Felice Beato: sono molte le storie che queste fotografie raccontano. Compresa la storia stessa della fotografia.
Oltre 700.000 (tra negativi e positivi) sono i fototipi delle collezioni storiche presenti in ICCD. Acquistate direttamente da artisti, professionisti o studiosi, si caratterizzano per l’impostazione o il gusto del collezionista che le ha raccolte (o del fotografo che le ha prodotte) e che da questi prendono la denominazione: Collezione Becchetti (tra le più rilevanti), Collezione Beccarini, Fondo Le Lieure, Morpurgo, Chigi e molte altre.
Le politiche di acquisizione (ininterrotte dal 1906 ad oggi) hanno seguito l’evoluzione dell’istituto: in principio la scelta mirava ad arricchire l’Archivio GFN con fondi che ne integrassero la completezza dal punto di vista dei soggetti, dei luoghi o dei monumenti rappresentati, in linea con l’azione di tutela e catalogazione che il Gabinetto era chiamato a svolgere. Successivamente sono entrate a far parte del patrimonio intere collezioni o archivi che pur avendo poco a che fare con la natura catalografica dell’Istituto sono state acquisite dallo Stato in virtù del loro incontestabile valore storico e artistico.